Fatturazione elettronica anche per concessori di benzina e carburante
Dal 1 gennaio 2019 è obbligatoria l’emissione di fattura online anche per la cessione di benzina e carburante.
Termina così il periodo di proroga riconosciuto ai benzinai lo scorso giugno e si procede con l’utilizzo di nuovi mezzi di trasmissione.
Fine proroga: come si procede?
È terminata la proroga semestrale che vedeva ancora sospeso l’utilizzo della fattura elettronica per gli interessati alle cessioni di benzina e carburante.
Come prevede l’art. 1 comma 920 L.205/2017 della Legge di Bilancio 2018 dal 1 gennaio 2019 è obbligatorio l’utilizzo di nuovi strumenti di fatturazione e tracciabilità: fattura online e carta carburante.
Dopo le prime contestazioni, avvenute soprattutto da parte dei benzinai, il governo ha concesso questa proroga per abituarsi e informarsi circa l’utilizzo dei nuovi strumenti.
Ora la proroga è finita, bisogna usare i nuovi strumenti: di cosa si tratta?
Fatturazione elettronica: cos'è e a cosa serve?
La fatturazione elettronica è uno strumento che consente l’emissione, la tracciabilità e la conservazione delle fatture e abbandonare le vecchie stampe cartacee.
Questa deve essere utilizzata dai possessori di partita IVA, dalle aziende e dai liberi professionisti che vogliono richiedere e ricevere il rimborso per le loro spese di carburante. Nulla cambia per i privati: possono continuare a procedere alla vecchia maniera in quanto esentati dall’obbligo di fattura elettronica.
È compito del gestore trasmettere le sue operazioni. Ti sarà utile sapere, inoltre, che la fattura elettronica deve essere emessa nel solo formato digitale chiamato XML (eXtensible Markup Language) che consente agli addetti ai lavori di verificare l’attendibilità di quanto dichiarato.
Il benzinaio, per poter emettere fattura, deve conoscere i dati dell’azienda (ragione sociale, partita IVA, codice fiscale e indirizzo) e l’indirizzo telematico del destinatario a cui inviare il tutto tramite il sistema di interscambio dell’Agenzia delle Entrate. Proprio per agevolare quest’operazione è possibile utilizzare la cosiddetta carta carburante.
Carta carburante: a cosa ti può servire?
Le operazioni che il benzinaio deve compiere a ogni rifornimento di carburante sono semplici, ma sicuramente possono togliere del tempo e provocare qualche disagio.
Cosa puoi fare per agevolare queste operazioni senza però perdere traccia del rifornimento fatto ai tuoi mezzi? Puoi abbinare a ogni mezzo una sua carta di pagamento per facilitare le operazioni e monitorare le attività del singolo conducente. La carta può essere anche ricaricata con un budget mensile per sopperire e monitorare così le spese di carburante effettuate dai tuoi autisti.
Tutte le imprese, i titolari di partita IVA e tutti coloro che usano automezzi per svolgere il proprio lavoro possono usare la carta carburante per rifornire i mezzi e ricevere mensilmente la fattura elettronica digitale relativa agli acquisti di ogni mese. Inoltre puoi ricevere report in tempo reale e controllare i dipendenti più furbi.
Deducibilità IVA: alcuni dettagli utili
Dalle spese per il carburante acquistato puoi detrarre l’IVA secondo date percentuali. Sono totali per le società e ditte individuali per autocarri a partire dai 35 quintali e per veicoli strumentali all’attività svolta. Negli altri casi la percentuale detraibile è pari al 40%.
Per i rappresentanti di commercio la detrazione è dell’80% mentre se il veicolo è affidato a un dipendente la percentuale scende al 70%. Liberi professionisti e ditte individuali hanno diritto a una deducibilità del 20%.
Tieni tutto sotto controllo con Fuel
L’obbligo di fatturazione obbligatoria ti consente di tenere sotto controllo le spese sostenute per il rifornimento di carburante.
E se a questo aggiungessi anche un sistema di monitoraggio dei tuoi impianti?
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