Ennesimo furto di carburante ai danni di un’azienda
Carburante rubato: non meno di pochi giorni fa, si è verificato l’ennesimo furto di carburante ai danni di un’azienda. Il Mercato Nero del gasolio e della benzina resta un fenomeno di proporzioni ancora preoccupanti. È successo al Nord Italia: la Guardia di Finanza ha sequestrato 12.000 litri di benzina rubata dalle autobotti aziendali per essere rivenduto sui circuiti illegali alla metà del prezzo ufficiale. Questo è solo l’ennesimo sistema illegale, stanato dalla Guardia di Finanza a seguito dell’operazione soprannominata “Spremuta”. A inizio giugno, l’operazione ha portato all’esecuzione di oltre 80 decreti di perquisizione e sequestro nei confronti di 121 persone.
Carburante: decine di migliaia di litri rubati
A eseguire i decreti disposti dalla Procura della Repubblica di Ivrea, sono stati oltre 250 finanzieri tra Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta. Gli accusati sono soggetti operanti nel circuito del trasporto e della distribuzione di carburante. La fase operativa dell’indagine è partita dopo oltre un anno di indagini, effettuate anche grazie all’utilizzo di prove video, che hanno permesso agli inquirenti di identificare una rete formata da quattro presunte organizzazioni criminali. Secondo l’accusa, il sistema creato ha permesso per mesi ai membri dei gruppi di trafugare e rivendere illegalmente a prezzi irrisori rispetto al circuito legale, il carburante che era stato loro assegnato per la distribuzione. A pagarne le spese erano le società intermediarie che dopo aver subito gravi danni economici, hanno deciso di collaborare con gli inquirenti per incastrare i responsabili e permettere il sequestro di circa 12 mila litri di carburante.
Come funzionava questo sistema?
Dopo il furto, il carburante veniva immesso in colonnine abusive, alcune delle quali istallate nelle vicinanze di abitazioni private, per poi essere rivenduto sottocosto soprattutto ai privati. Per acquistare un litro di gasolio, ad esempio, bastavano 0,70 centesimi, pari alla metà del prezzo sul circuito ufficiale. Gli accertamenti dei finanzieri hanno anche permesso di verificare che i travasi dalle autocisterne ai distributori illegali avveniva senza alcun tipo di precauzione. Gli autotrasportatori colpevoli agivano prima dell’inizio della normale giornata lavorativa, quando prima di mettersi in viaggio. Prelevavano il gasolio dalle autobotti per un quantitativo a volte superiore alle tre taniche da 25/30 litri alla volta. All’interno di un distributore, i militari della guardia di finanza hanno sequestrato 180 litri di gasolio contenuto in grossi fusti. È solo una parte dell’enorme quantitativo reso noto dagli inquirenti che hanno rivelato come almeno 40 mila litri siano già stati rivenduti sul mercato nero.
Come puoi prevenire queste spiacevoli situazioni?
Un sistema pratico ed efficace, che soprattutto non comporta costi di avviamento è il servizio FUEL, studiato dal gruppo Tecno. Questo sistema permette di controllare da remoto tutte le cisterne utilizzate per i rifornimenti delle flotte aziendali. Grazie a questo sistema di controllo, potrai a fine giornata, controllare l’erogazione di carburante ed evitare spiacevoli sorprese. Infatti, la funzione di erogazione sarà abilitata solo ai mezzi e agli operatori abilitati tramite un sofisticato sistema di autenticazione. Maggiori informazioni riguardo al sistema controllo gasolio FUEL le puoi trovare qui.