Come tutelare e proteggere gli addetti alle cisterne di gasolio.
A causa dei diversi incidenti verificatisi all’interno di cisterne gasolio, serbatoi interrati, fosse biologiche, pozzi, etc. sono stati definiti nuovi obblighi legislativi da rispettare in ambienti confinati, anche detti ambienti sospetti di inquinamento.
Gli ambienti confinati sono spazi in cui possono verificarsi incidenti, causando infortuni gravi o mortali, in presenza di agenti chimici pericolosi – gas, vapori, polveri - . Sono, infatti, aree non progettate per essere occupate in modo permanente dagli addetti, ma solo temporaneamente per interventi lavorativi, quali ispezioni, riparazioni, manutenzioni.
Molto spesso si tratta di inconsapevolezza dei rischi, altre, carenza di prevenzione e protezione per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Tra i fattori di rischio vi possono essere:
asfissia, incendio, esplosione, intossicazione, folgorazione, caduta, annegamento, ustioni, schiacciamento.
ll personale che accede a questi ambienti deve essere provvisto di idonei DPI – dispositivi di protezione individuale - .
Dispositivi di protezione individuale: cosa sono?
Il Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro definisce i DPI come una qualsiasi attrezzatura che il lavoratore deve indossare per proteggersi da uno o più rischi che possano minacciare la sicurezza e la salute.
I DPI sono classificati in tre categorie, a seconda del grado di rischio connesso all’attività lavorativa.
DPI di prima categoria: legati ad attività a basso rischio – vibrazioni, raggi solari, urti, etc. Sono autocertificati dal produttore;
DPI di seconda categoria: legati ad attività con rischio significativo. È richiesto un attestato di certificazione di un organismo autorizzato;
DPI di terza categoria: proteggono da danni gravi o permanenti per la salute – imbragature, caschi con laccio sottogola, autorespiratori, guanti ignifughi.
È previsto un corso di formazione obbligatorio per poterli utilizzare.
Spetta al datore di lavoro occuparsi della scelta dei DPI, in base alla valutazione dei rischi e le caratteristiche dei dispositivi, individuando le condizioni in cui sono, in modo da assicurare efficienza ed igiene; hanno, inoltre, l’obbligo di fornire i dpi idonei ed informare i lavoratori dei rischi a cui vanno incontro.
Sicurezza cisterna gasolio: la formazione necessaria
Il D. Lgs. 81/08 e il DPR 177/2011 sanciscono la necessità, nonché l’obbligo, di formazione, informazione, addestramento, per i lavoratori a contatto con gli ambienti confinati.
La formazione è necessaria per quanto riguarda DPI e attrezzature, procedure di sicurezza e di emergenza.
Esistono delle misure strumentali che hanno lo scopo di verificare, tramite apposita apparecchiatura calibrata, che esistano le condizioni per poter accedere all’ambiente confinato.
Le condizioni necessarie per il lavoratore che deve entrare in ambiente confinato sono:
- avere idoneità sanitaria per la specifica mansione;
- essere a conoscenza dei pericoli e della procedura di lavoro;
- essere a conoscenza delle caratteristiche tecniche dei dpi;
- se necessario, indossare eventuali dpi;
- restare in comunicazione con un addetto presente all’esterno;
- essere a conoscenza delle procedure di emergenza;
- evacuare l’ambiente confinato se si riscontrano anomalie all’interno.
A seconda del grado di rischio dell’attività lavorativa è previsto l’utilizzo di dispositivi specifici che, in alcuni casi, sono obbligatori.
Le misure di sicurezza minime sono: bonifica, isolamento e ventilazione dell’ambiente, garantendo un controllo fisso all’esterno, misurando il livello di ossigeno. Sarà dunque necessario utilizzare DPI idonei anche se si hanno solo dei dubbi in merito alla possibile presenza di sostanze tossiche.
Misure di prevenzione cisterna: il certificato gas free
Le attività di controllo a serbatoi, cisterne gasolio, silos, sono necessari per misurare lo stato d’uso ed individuare eventuali criticità che possono risultare pericolose all’ambiente e ai lavoratori. La periodicità dei controlli è regolamentata da normative nazionali e regionali.
Le prove di tenuta sono un esempio di controllo che consentono di valutare l’integrità della cisterna, evidenziando rotture o anomalie e servono per escludere la presenza di inquinamento nel terreno circostante.
Con la bonifica il serbatoio viene privato di gas infiammabili e successivamente viene effettuata la prova Gas Free.
Se l’esito è negativo si dichiara che il personale vi può accedere, in quanto non vi sono pericoli per la sua salute. Al termine della procedura viene rilasciato il certificato di bonifica e gas free.
Sostanze pericolose: quali sono i rischi per il lavoratore?
Il D. Lgs. 52/97 e il D.M. 14 giugno 2002 sono i riferimenti normativi nazionali in merito al rischio chimico.
Le sostanze immesse ad esempio nei serbatoi, nella cisterna gasolio, sono classificate in base alle proprietà chimico-fisiche, tossicologiche e per gli effetti che possono avere sull’uomo, una volta entrati in contatto. Per le sostanze pericolose vi è l’obbligo della safety data sheet – scheda di sicurezza – contenente le informazioni utili al datore di lavoro e al lavoratore. I rischi correlati possono essere: asfissia, avvelenamento per contatto epidermico o inalazione, incendio e esplosione, causati da:
- inadeguata rimozione di azoto o altro agente;
- decomposizione di sostanze organiche con produzione di anidride carbonica, metano, idrogeno solforato, etc;
- reazioni di ossidazione;
- reazioni tra rifiuti e ossigeno atmosferico.
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Conoscere il livello di gasolio presente in cisterna è utile per evitare che vi possano essere fuoriuscite in caso di rifornimento carburante eccessivo.
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