Il 2021 è alle porte: è ora di attrezzarsi con sistemi conformi ai prossimi obblighi normativi.
Cosa significa contabilizzare i prodotti energetici in modalità elettronica? Cos’è il prospetto riepilogativo delle movimentazioni? Con l’entrata in vigore delle disposizioni contenute nel D. L. 124/2019, chi possiede depositi e/o distributori minori può tenere il registro di carico e scarico carburante in modalità semplificata ed elettronica. Questo è solo uno degli obblighi che dal 1° gennaio 2021 riguarderanno i soggetti che si servono di impianti e apparecchiature automatiche per uso privato, agricolo o industriale.
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Contabilizzazione del carburante: da gennaio l’obbligo si estende
"Annotare, registrare nei documenti contabili".
Contabilizzare i prodotti energetici significa lasciare traccia di quanto accade nell’azienda circa le movimentazioni di carburante. Un’attività fondamentale per chi gestisce impianti privati e/o distributori di carburante, perché consente di quantificare il prodotto in entrata, di definire l’entità di quello in uscita e di identificare meglio le attività da sviluppare in materia di rifornimenti.
Finora, la contabilizzazione del carburante è stata fatta mediante la compilazione manuale del registro di carico e scarico carburanti. Un documento composto da due sezioni – carico e scarico – in cui segnare data, ora e quantità dei rifornimenti e delle erogazioni.
Con l’entrata in vigore di quanto disposto dal Decreto Legge 124/2019, l’attività di contabilizzazione riguarderà anche soggetti finora esonerati dall’obbligo e potrà essere effettuata in modalità telematica e semplificata.
Il registro di carico e scarico carburanti in modalità semplificata ed elettronica
In una recente determinazione, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli chiarisce cosa s’intende per depositi e distributori minori:
- Depositi minori: depositi di prodotti energetici assoggettati ad accisa avente capacità contenitiva compresa tra i 10 e i 25 metri cubi
- Distributori minori: apparecchi di distribuzione automatica di carburanti collegati a serbatoi e di capacità contenitiva globale compresa tra i 5 e i 10 metri cubi
Dal 1° gennaio 2021, chi utilizza queste attrezzature per uso privato, agricolo o industriale è tenuto a contabilizzare i prodotti energetici mediante l’impiego del registro di carico e scarico, in modalità elettronica e nel rispetto delle indicazioni fornite dall’ente nazionale.
Il D. L. 124/2019 abbassa la soglia dell’obbligo e dunque invita gli esercenti interessati alla tenuta telematica del registro. In questo modo le quantità di carburante circolanti nel territorio diventano materia fruibile per le autorità incaricate dei controlli.
Ricordiamo che molte disposizioni in materia di accise e di carburanti contenute nel D. L. 124/2019 sono state prorogate per effetto del Decreto Rilancio; ecco perché l’entrata in vigore dell’obbligo circa il registro di carico e scarico carburanti slitta al 1° gennaio del prossimo anno.
Prospetto riepilogativo annuale: l’Agenzia delle Dogane chiarisce
Il 27 dicembre 2019 l’Agenzia delle Dogane emette la determinazione n. prot. 240433/RU, al fine di chiarire alcuni punti ai soggetti interessati dal D. L. 124/2019. Al punto 8 dell’articolo 2 viene precisato che – ogni anno - gli stessi esercenti di depositi e distributori minori devono inoltrare a mezzo PEC il prospetto riepilogativo delle movimentazioni all’ufficio doganale territorialmente competente. L’invio va effettuato entro la fine del mese di febbraio dell’anno seguente a quello a cui il prospetto si riferisce.
Il prospetto riepilogativo non è altro che un documento nel quale vengono dettagliate le caratteristiche di tutti i flussi di carburante che nell’anno hanno interessato il deposito/distributore e l’impresa proprietaria.
Prospetto riepilogativo e nota di trasmissione sono da allegare alle contabilità dell’impianto.
Contabilizzare sì, ma in chiave 4.0
Al fine di contabilizzare i prodotti energetici a tua disposizione devi poter contare su un sistema di controllo cisterne 4.0 e di un indicatore di livello carburante preciso e sicuro.
Riuscire a definire con certezza la quantità di carburante presente in cisterna è sempre complicato. C’è chi si serve della pasta di livello e chi si affida alla sonda, un sistema sicuramente meno arcano del precedente, ma comunque poco efficace.
Le rilevazioni inesatte caratterizzano negativamente la gestione aziendale; costringono infatti gli esercenti a fare più controlli e dunque a perdere tempo per continue misurazioni e correzioni.
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