Tutti i dettagli sul neo bonus per il recupero delle commissioni bancarie.
Un credito d’imposta in favore dei gestori di impianti di distribuzione carburante. Il 50% delle spese sostenute per le commissioni bancarie può essere recuperato. Ecco come.
Un provvedimento già annunciato
Nel 2018, con il comma 924 dell’art. 1 della legge di Bilancio, lo Stato ha introdotto un’importante possibilità per i gestori di impianti di distribuzione carburante: un credito d’imposta ottenibile a seguito del pagamento di commissioni bancarie versate con pagamenti elettronici.
Per poterne godere appieno, però, i gestori hanno dovuto attendere la pubblicazione delle norme attuative avvenuta lo scorso aprile con il Decreto Legge n. 34.
Credito d’imposta per gestori di impianti
Gli operatori impegnati nella gestione di impianti di distribuzione carburante possono finalmente dare il benvenuto al credito d’imposta.
Con il Decreto Legge n. 34, il 30 aprile 2019 è stato reso noto il contenuto dell’art. 16 che detta le norme attuative per procedere alla richiesta del credito d’imposta previsto già l’anno precedente.
Questa decisione è stata il frutto di una lunga battaglia che ha coinvolto lo Stato e i rappresentanti dei sindacati e delle Federazioni dei gestori. Questi ultimi hanno particolarmente sostenuto gli operatori del settore, perché già costretti a pagare innumerevoli costi per gli incassi provenienti dalle vendite di carburante.
Evitato, dunque, il rischio del ritiro di questo provvedimento, ai beneficiari non resta altro che capire quanto gli spetta e come ottenere il credito d’imposta.
Che cos’è il credito d’imposta?
Il credito d’imposta è un bonus a beneficio dei gestori di impianti di distribuzione carburante. Viene riconosciuto a coloro che subiscono il pagamento di commissioni bancarie a seguito di transazioni economiche elettroniche non contabilizzate separatamente.
Il credito d’imposta è pari al 50% delle spese sostenute e viene calcolato in base a due fattori: il volume d’affari annuo complessivo e il volume d’affari annuo derivato da cessioni di carburante.
In sede di prima applicazione il credito d’imposta va calcolato sui costi bancari sostenuti a seguito di transazioni elettroniche nel periodo che va dall’1/07/2018 al 31/12/2018.
Come richiedere il credito d’imposta carburante?
La compensazione del credito d’imposta avviene tramite il modello F24 da presentare all’Agenzia delle Entrate. Basta inserire il codice tributo 6896 nell’apposita sezione “Erario” del modello ed inviare il tutto in via telematica attraverso il sito internet dell’Agenzia.
Come migliorare la gestione degli impianti di distribuzione di carburanti
Gestire un impianto di distribuzione carburanti non è per nulla semplice, sia per i notevoli costi economici che bisogna sostenere sia per le energie fisiche e mentali che ci si ritrova ad impiegare.
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