Estintori e segnaletica di sicurezza: come proteggere le cisterne di gasolio aziendali e i lavoratori dal rischio in
Le leggi per la prevenzione incendi regolamentano tutte le tipologie di attività, sia in riferimento ad un luogo aperto al pubblico, sia agli edifici.
Nel 2018 è entrato in vigore il Decreto del Ministero dell'Interno che stabilisce nuove caratteristiche tecniche per le norme di installazione dei contenitori distributori di gasolio per uso aziendale.
L'obiettivo è ridurre il più possibile fuoriuscite accidentali, permettere un accesso facilitato ai Vigili del Fuoco e limitare eventuali danni a cose, persone e ambiente.
Come precisato nel D. Lgs. 81/08 è importante che la segnaletica di sicurezza sia presente in tutte le aziende, in quanto serve ad indicare dove si trovano i rischi, le attrezzature e le vie di fuga nel caso in cui si dovesse verificare una situazione di pericolo.
Provvedimenti sicurezza cisterne gasolio
È importante che i contenitori non siano riempiti per più del 90% della loro capacità massima.
In fase d'installazione devono essere posizionati in piano, ad una distanza minima di cinque metri da depositi e magazzini, di dieci metri da abitazioni o locali frequentati abitualmente da persone, l'area intorno deve essere priva di vegetazione in quanto vi può essere pericolo di infiammabilità.
Vicino ad ogni serbatoio devono esserci almeno due estintori e per i serbatoi più grandi di sei metri cubi è necessario anche un estintore a carrello.
Nelle vicinanze dei serbatoi devono esserci appositi cartelli che segnalano pericolo d'incendio, divieto d'uso di fiamme libere e di avvicinamento da parte di estranei.
Dispositivi antincendio: estintori
Uno dei dispositivi antincendio più diffusi è l'estintore.
È chiaro che non basta possedere un estintore in un edificio, ma è necessario effettuare continua manutenzione e revisione, come imposto dalla Norma UNI 9994-1:2013, onde evitarne un funzionamento errato e un serio pericolo per coloro che lo utilizzano.
Tutti i dispositivi antincendio devono avere un cartellino sul quale vanno specificati:
- numero di matricola ed altri estremi riguardanti l'estintore
- ragione sociale ed indirizzo dell'azienda di manutenzione
- tipo di estintore, massa lorda e carica effettiva
- mese e anno in cui effettuare la manutenzione
- scadenza dei controlli vari
- codice di riferimento o nominativo dell'addetto al controllo estintori.
Normativa estintori: manutenzione e ruoli degli addetti
La manutenzione periodica degli estintori è regolata dalla legge, la quale stabilisce cinque fasi di verifica:
1. Controllo iniziale: ci si accerta che gli estintori non siano fuori servizio e che sia presente il libretto d'uso.
2. Sorveglianza: si verifica che l'estintore non sia manomesso, che sia immediatamente utilizzabile e che il valore della pressione sia corretto; inoltre, è necessario verificare la presenza del cartello di segnalazione, contenente in modo leggibile tutte le informazioni inerenti la manutenzione.
3. Controllo periodico: va effettuato al massimo ogni 6 mesi, verificandone l'efficienza.
4. Revisione programmata: si effettuano interventi tecnici: si esamina l'interno degli estintori e tutte le componenti; si sostituiscono dispositivi di sicurezza, agente estinguente, guarnizioni e valvole erogatrici.
5. Collaudo: si controllano la stabilità del serbatoio e della bombola dell'estintore. Ogni volta che un estintore viene rimosso è necessario sostituirlo, così come è fondamentale che sia ricaricato dopo ogni utilizzo, anche se solo parziale.
Nel tempo è bene comunque effettuare controlli di manutenzione straordinaria, nel caso in cui non fosse possibile ripristinare l'efficienza dell'estintore.
La norma, inoltre, ha introdotto il concetto di estintore fuori servizio, al fine di allontanare un dispositivo ritenuto potenzialmente dannoso.
Chi sono gli addetti antincendio?
- un responsabile che predisponga tutte le misure per la sicurezza antincendio;
- l'azienda di manutenzione che dovrà occuparsi di metterla in atto;
- una persona competente, che sia formata ed abbia esperienza, per poter garantire una corretta attività di manutenzione antincendio.
La nuova edizione delle norma introduce anche altri elementi:
- l'indicazione obbligatoria della data di revisione, sia all'interno sia all'esterno dell'estintore;
- la necessità di rimpiazzare le valvole in fase di collaudo per gli estintori in polvere e in fase di revisione per gli estintori CO2;
- il costante aggiornamento della documentazione di manutenzione.
Segnaletica di sicurezza: cos'è e come usarla
La segnaletica di sicurezza è uno degli strumenti più utili per ridurre al minimo i rischi di infortunio sul lavoro. Lo scopo è allertare i lavoratori sulla presenza di un possibile pericolo o a far si che non abbiano comportamenti che potrebbero risultare pericolosi per la propria salute e quella degli altri lavoratori.
Tipologie di segnaletica
Il D. Lgs. 493/96 e il D. Lgs. 81/08 definiscono i principi della segnaletica di sicurezza, che si distingue in:
- segnaletica di avvertimento: informano in merito ad un pericolo. Sono di colore giallo o giallo e arancio, di forma triangolare;
- segnali di salvataggio: indicano le vie di fuga e dove sono ubicati i presidi di pronto soccorso. Sono di colore verde e di forma quadrata/rettangolare;
- segnaletica di divieto: indicano tutto ciò che è vietato. Sono tondi, di colore rosso;
- segnaletica di obbligo/prescrizione: informano sul comportamento da tenere, i DPI da utilizzare. Sono tondi, di colore azzurro;
- segnali antincendio: indicano l'ubicazione dei presidi antincendio – estintori, lance, scale, etc. Sono quadrati, di colore rosso.
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Per quanto siano necessari ed obbligatori i dispositivi antincendio, è importante comunque tenere sotto controllo le operazioni legate alle cisterne.
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