Per poter installare distributori di carburante a uso privato è necessario agire in sicurezza e rispettare le norme ambientali. L’installazione prevede limiti, obblighi e autorizzazioni.
I distributori di carburante a uso privato rappresentano un vantaggio per le aziende, soprattutto per quelle che hanno una flotta mezzi numericamente significativa.
Fare rifornimento presso il proprio distributore privato comporta una riduzione di costi e di tempo in quanto il conducente del veicolo evita di recarsi presso un impianto di distribuzione carburante stradale. Vediamo quali sono le autorizzazioni e i requisiti necessari per poter installare i distributori privati di carburante.
Distributore carburante privato: cos’è
Per distributore carburante privato si intende un insieme di attrezzature fisse o mobili installate all’interno di aree private, che riforniscono esclusivamente automezzi di proprietà o di uso esclusivo; si tratta di aree non aperte al pubblico, ad esempio stabilimenti, cantieri e depositi. Rientrano nella categoria di distributori privati di carburante anche quelli utilizzati per il rifornimento degli aeromobili e dei natanti.
Possessori distributori privati di carburante: gli obblighi
I distributori di carburante per uso privato possono essere utilizzati sia per carburante agricolo sia industriale; se collegati a serbatoi con una capacità compresa tra 5 e 10 metri cubi è necessario conseguire la licenza fiscale e dotarsi del registro di carico e scarico.
Sono distributori di carburante a uso privato anche quelli utilizzati dalle imprese di autotrasporto per rifornire i propri veicoli industriali.
Le imprese che posseggono distributori privati non possono cedere a terzi il carburante, sia a titolo oneroso sia gratuito; la trasgressione comporta la revoca dell’autorizzazione.
Gli impianti devono essere realizzati rispettando le prescrizioni fiscali, le norme di sicurezza incendi e sicurezza sul lavoro, le norme sanitarie e ambientali.
Autorizzazione installazione distributore carburante uso privato: i requisiti
I nuovi impianti a uso privato devono essere installati compatibilmente con le strutture e le attrezzature già ubicate nell’area di proprietà e nelle zone limitrofe.
L’autorizzazione per l’installazione del distributore carburante uso privato va richiesta al comune; a seguito del rilascio sarà il comune stesso a inviarne una copia alla regione.
Nel caso di ristrutturazione degli impianti esistenti valgono le stesse norme e procedure.
È necessario presentare la denuncia di esercizio all’Ufficio doganale competente; questo consente di ottenere la licenza fiscale UTIF e il relativo codice ditta utile alla compilazione della domanda di rimborso accise gasolio.
Domanda di autorizzazione: i contenuti
La domanda di autorizzazione contiene i seguenti dati:
- generalità, domicilio e codice fiscale del richiedente o del legale rappresentante;
- località in cui si vuole installare l’impianto;
- documentazione comprovante la disponibilità dell'area ai fini dell’installazione;
- perizia giurata redatta da un ingegnere o da un tecnico competente per la sottoscrizione del progetto presentato;
- dichiarazione dell’avvenuta presentazione del progetto al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco;
- planimetria dell’impianto;
- elenco aggiornato degli automezzi che faranno uso dell’impianto di distribuzione carburante privato;
- dichiarazione di impegno da parte del richiedente in merito all’utilizzo dell’impianto privato esclusivamente per i propri mezzi;
- certificato di iscrizione alla Camera di commercio.
Nel caso di ristrutturazione dell’impianto è necessario presentare la copia originale della domanda di autorizzazione direttamente al comune presso il quale si intende eseguire il lavoro.
Installazione distributori carburante privati: la documentazione da presentare
Il gestore dell’impianto deve prevedere un disoleatore per la separazione dei liquidi leggeri, per la prevenzione e la protezione dai rischi. L’attività può iniziare solo al termine di tutte le operazioni di collaudo e di verifica delle attrezzature da parte del comune e una volta ottenuta l’autorizzazione da parte del SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive).
I documenti da presentare obbligatoriamente sono:
- pratica edilizia per l’installazione della cisterna gasolio;
- progetto dell’impianto elettrico e dichiarazione di conformità, sia per l’immobile sia per l’impianto di distribuzione carburante;
- documentazione tecnica di supporto della cisterna e dei suoi componenti;
- autorizzazione allo scarico delle acque in fognatura.
Impianto distribuzione carburante: cosa fare se cambia la titolarità
Nell’eventualità in cui il gestore intende trasferire la proprietà dell’impianto distribuzione carburante a un’altra persona è necessario che entrambe le parti provvedano a comunicarlo al comune, alla regione e - se previsto dalla normativa fiscale - anche all’ufficio tecnico di finanze, entro quindici giorni.
Alla comunicazione va allegato l’atto di compravendita o della cessione.
Real time e da remoto: il controllo del gasolio è sempre con te
Hai un distributore carburante privato per i tuoi mezzi aziendali? Fuel ti supporta nel controllo del gasolio in cisterna, facilitando e velocizzando le operazioni giornaliere.
Fuel è il nostro sistema 4.0 che permette di monitorare i consumi di carburante in real time e da remoto, da qualsiasi dispositivo, grazie all’app dedicata. Invia alert in caso di furti e altre anomalie riscontrate al serbatoio, e localizza la cisterna in tempo reale.
Vuoi gestire le tue cisterne fisse o mobili in modo sicuro e preciso? La soluzione è Fuel. Per saperne di più contattaci, ti metteremo in contatto con un nostro consulente.