Gasolio agricolo e normale: differenze, caratteristiche e normativa
Alla luce delle recenti modifiche apportate alla normativa sulle cisterne di gasolio agricolo potrebbe tornarti utile capire cosa cambia tra gasolio normale e gasolio agricolo.
Le caratteristiche di questi due carburanti mandano in confusione i gestori di cisterne. Ci sono delle differenze? Se sì, quali sono? Scopriamole insieme.
Gasolio: un liquido prezioso
Il gasolio è, per definizione, una frazione del petrolio greggio, una miscela di idrocarburi composta a sua volta da atomi di carbonio.
A seconda della natura dei greggi di partenza, il gasolio può avere caratteristiche diverse e usi differenti: viene utilizzato per alimentare i motori diesel, per il riscaldamento domestico, per ottenere benzine attraverso il processo di piroscissione e per molto altro ancora.
Il gasolio viene ottenuto attraverso un processo di distillazione frazionata.
Un percorso in cui vengono separate due o più sostanze partendo da una miscela di partenza.
La separazione avviene in base alla diversa volatilità della materia (o temperatura di ebollizione); la materia avente una temperatura maggiore si posiziona nella parte alta della colonna di frazionamento, di conseguenza nella parte bassa si posiziona quella con temperatura minore.
Partendo dal petrolio grezzo, quindi, si ottengono materie differenti: paraffina, olio combustibile, gasolio, kerosene, benzina e gas; ogni sostanza può ulteriormente essere lavorata al fine di ricavarne altre, come nel caso del gasolio sintetico (prodotto a partire dal gas metano attraverso un processo di catalizzazione al cobalto).
Gasolio normale e gasolio agricolo: ecco le differenze
Il gasolio ottenuto dal processo di distillazione frazionata e utilizzato come combustibile per l’autotrazione è lo stesso gasolio che viene adoperato per l’alimentazione delle macchine agricole. Non c’è alcuna differenza; è lo stesso prodotto, composto della medesima materia e ottenuto da un processo uguale. Cosa cambia allora?
Tre sono le caratteristiche che generano confusione: la prima è il colore; il gasolio, che ha in origine un colore giallastro, viene colorato di verde se destinato ad uso agricolo.
La seconda caratteristica è il prezzo. Per aiutare chi lavora nel settore primario e alleggerire i costi da loro sostenuti, l’acquisto del gasolio agricolo viene consentito attraverso il pagamento di un prezzo agevolato.
Terza, ultima e fondamentale caratteristica è l’uso. Il gasolio agricolo può essere acquistato e utilizzato esclusivamente solo per svolgere attività legate alla coltivazione della terra. Altri usi non sono consentiti dalla legge, anzi l’uso diverso da quello previsto viene sanzionato con multe e pene di reclusione da 1 a 5 anni.
Gasolio agricolo: come averlo?
Non basta possedere un terreno e recarsi da un distributore per acquistare il gasolio agricolo, bisogna essere in possesso di requisiti specifici:
- Essere un imprenditore agricolo professionale, in possesso quindi della qualifica IAP
- Essere proprietario di un terreno agricolo
- Essere iscritto alla Camera di Commercio
Anche la quantità del gasolio da acquistare viene dettata da precise caratteristiche: la tipologia di attività svolta e la dimensione del fondo e/o del terreno che si possiede.
I soggetti interessati all’acquisto di gasolio agricolo devono fare richiesta all’ente regionale preposto con apposita domanda entro il 30 giugno di ogni anno.
La domanda deve essere, poi, consegnata all’Ufficio Regionale Motori Agricoli (UMI), ossia l’ente regionale preposto alla ricezione delle richieste, che ha il compito di controllare che ci siano i requisiti previsti dalla legge.
Sarà lo stesso ente a consegnare la quantità di gasolio agricolo richiesto ai consorzi agrari o direttamente all’imprenditore richiedente.
Normativa cisterne gasolio agricolo
Le cisterne fuori terra adibite all’uso privato o alla distribuzione di liquido di categoria C (gasolio combustibile) che hanno capacità geometrica inferiore a 9 metri cubi devono rispettare le nuove disposizioni stabilite dal DM del 22/11/2017.
Il provvedimento ministeriale è ufficialmente entrato in vigore il 17 febbraio 2018 e rappresenta la normativa vigente in materia di sicurezza e antincendio.
Il decreto indica, inoltre, caratteristiche, luogo di installazione, materiale e documentazione che gestori e/o possessori di cisterne fuori terra devono possedere.
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