È tempo di riprendere le attività, tra calo del prezzo del gasolio e proroga dell’entrata in vigore dell’obbligo di trasmissione telematica del DAS.
Nei mesi di pandemia, la paralisi delle attività lavorative, degli spostamenti aerei e la generale diminuzione della domanda di petrolio hanno provocato il calo più basso dal 2008 del prezzo dei carburanti. Tutto questo continua ad avere delle ripercussioni sul costo del gasolio usato per autotrazione; allo stesso modo, l’emergenza sanitaria dei mesi scorsi, continua a influenzare le decisioni del Governo a sostegno degli imprenditori italiani. Scopriamo di più.
Prezzo gasolio per autotrazione: un calo che segue quello del petrolio greggio
Tra l'Italia e il resto d'Europa c'è sempre stata una differenza notevole in materia di costo del carburante, con prezzi decisamente più alti.
Sappiamo che il costo del gasolio, come per gli altri carburanti, è dato da un insieme di elementi, quali: costo di produzione/importazione della materia prima e incidenza della tassazione statale. E sappiamo anche che in Italia l'incidenza delle imposte statali, come l'Iva e l'accisa, caratterizza ben il 60% del costo del gasolio.
Negli ultimi mesi, però, l'emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 ha caratterizzato anche l'andamento del costo dei carburanti italiani, con prezzi in calo. Nei primi giorni di marzo il prezzo del carburante varia a seguito delle difficoltà generate dalla lotta sui prezzi tra l'Arabia Saudita e la Russia, poi è l’emergenza sanitaria a determinare un trend decisamente insolito.
Le cause di questo calo sono diverse. Il blocco delle attività e la chiusura dei collegamenti tra gli Stati Uniti e l'Europa sono decisamente tra queste. Conseguenza? La domanda della materia prima è calata, a differenza della produzione che – nonostante tutto – non ha subito rallentamenti.
Petrolio in negativo: cosa significa?
Il petrolio è in negativo quando la cifra decisa per il suo costo è al di sotto dello zero. È ciò che è successo in questi mesi, con un costo pari a – 33 dollari per barile e produttori/estrattori costretti a pagare gli acquirenti per liberare i propri magazzini. In effetti, dinanzi alla possibilità di un blocco delle attività, i produttori non hanno né limitato né arrestato la produzione, continuando così ad estrarre petrolio dai giacimenti. Con il calo poi della domanda questi barili sono rimasti nei magazzini generando ciò che comunemente si definisce una sovrapproduzione. Ecco che, come avviene in tutti i settori, al fine di liberare i depositi dalla merce, i produttori sono costretti a svendere il prodotto e, in questo caso, addirittura a pagare gli acquirenti.
Ciò insegna quanto sia importante agire quando il tempo è favorevole, al fine di proteggere i propri guadagni.
Il trasporto del gasolio con l'E-DAS: dall'acquisto alla consegna nel rispetto del Decreto Rilancio
Nei prossimi mesi, fleet manager, imprenditori e gestori di impianti di distribuzione sia pubblici che privati, dovranno fare i conti con l'entrata in vigore dell'obbligo di trasmissione telematica del Documento di Accompagnamento Semplificato. Si tratta dell'obbligo introdotto dal D.L. 124/2019 per la telematizzazione delle accise, che è stato oggetto di proroga con il Decreto Legge n. 34 del 19 maggio 2020, il cosiddetto Decreto Rilancio.
Per far fronte alle difficoltà generate dalla diffusione del Covid-19, lo Stato ha approvato il differimento dell'entrata in vigore di alcuni adempimenti in materia di accisa. Ecco che passa dal 30 giugno al 30 settembre l'entrata in vigore dell'obbligo E-DAS.
Quindi a partire dal 1° ottobre 2020 l'inoltro del DAS dovrà avvenire esclusivamente per via telematica, attraverso l'adozione di una piattaforma web service.
Ogni fase del trasporto di gasolio, dal mittente al trasportatore e da quest'ultimo al destinatario, sarà caratterizzata da un'operazione telematica, prontamente controllata dall'Agenzia delle Dogane. Tutto questo al fine di contrastare l'evasione dell'accisa e tracciare i carichi di carburante circolante nel territorio nazionale.
Fuel e levelUP: ecco come proteggere il gasolio aziendale
Chi dispone di automezzi, camion o furgoni spesso si serve di cisterne proprie per contenere il gasolio aziendale ed evitare i continui disagi legati al rifornimento dei veicoli.
Lo stesso vale per chi lavora con mezzi quali escavatori, gru e dunque utili all'impresa per lo svolgimento quotidiano della propria attività. Ebbene, è al fine di soddisfare le esigenze aziendali di gestori e imprenditori che i nostri ingegneri hanno ideato Fuel e levelUP.
Fuel è il nostro sistema di controllo cisterne di gasolio, sia fisse che mobili; progettato per monitorare cisterne e serbatoi anche da remoto e tramite app gratuita.
LevelUP è il sistema di controllo avanzato del livello di gasolio presente in cisterna. Potrai sapere con esattezza quanto gasolio è stato erogato e quanto ne resta nella cisterna; ricevere alert personalizzati in caso di anomalie o rifornimenti e scaricare report erogazioni/rifornimenti per ottimizzare strategie e programmazioni aziendali.
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