Una compensazione che non spetta alle cisterne non autorizzate
Nei mesi scorsi, la Guardia di Finanza ha aperto un’indagine verso le aziende prive di autorizzazioni in ambito di autotrasporto.
I controlli si sono svolti presso le numerose aziende di autotrasporto valtellinesi.
Molte di queste sono state sanzionate.
Motivo principale delle sanzioni erano le cisterne utilizzate per i rifornimenti dei mezzi in uso.
Le aziende non avevano avuto l’autorizzazione per l’installazione delle cisterne.
Questa mancanza ha causato quindi l’illegittimità della compensazione sul credito di imposta sulle accise per il gasolio presente nelle cisterne risultate irregolari ai controlli.
Quindi le sanzioni verso le aziende si sono moltiplicate.
Questi controlli hanno quindi aggravato la posizioni delle aziende economicamente parlando, perché adesso si vedono costrette a restituire tutte le somme ricevute come rimborso delle accise sul gasolio consumato.
L’importanza di avere le cisterne per i rifornimenti carburante
Il rimborso delle accise sul gasolio per le aziende di autotrasporto (e non solo) è una opportunità da non perdere.
Le aziende di autotrasporto, che hanno nella flotta automezzi di massa complessiva superiore alle 7,5 e motore euro 3 o superiore, hanno diritto all’accesso per le pratiche di rimborso accise sul gasolio consumato. Ad oggi è possibile recuperare fino a 0,21€ per ogni litro di gasolio consumato.
Per validare i consumi, o ci si avvale, delle cisterne interne o si prendono in considerazione le fatture o carta carburante dei singoli automezzi durante il rifornimento.
L’autorizzazione per l’installazione delle cisterne è quindi fondamentale per le aziende che intendono usufruire di tali sgravi.