Norme e strumenti per tutelare il tuo business
L’avvio di una nuova attività prevede il rispetto di diversi adempimenti normativi, specie se si tratta di impianti di distribuzione e di erogazione di carburante.
Scopriamo a quali enti inoltrare la richiesta di avvio e quali sono gli strumenti utili alla gestione dell’attività.
L’impianto di distribuzione ed erogazione di carburante
Un impianto di distribuzione carburanti è una struttura fissa o mobile abilitata all’erogazione di carburante per autotrazione. Si tratta di un impianto collegato a serbatoi interrati o cisterne fuori terra omologati in base alla norma corrente.
Un impianto di erogazione e distribuzione di carburante deve, ovviamente, essere dotato di erogatori di gasolio e ubicato in siti, quali cantieri o magazzini, di proprietà o ad uso esclusivo.
Cosa fare per aprire un impianto di distribuzione di carburante?
I soggetti interessati all’apertura di un’attività di questo tipo devono presentare l’istanza e ottenere alcune autorizzazioni. Di cosa si tratta?
L’istanza di autorizzazione è una richiesta che deve essere presentata al SUAP, lo Sportello Unico Comunale preposto al rilascio delle autorizzazioni necessarie per l’avvio delle attività. Si tratta di una domanda che, se accolta, abilita il richiedente alla realizzazione di un nuovo impianto di distribuzione ed erogazione di carburante.
La richiesta deve contenere informazioni circa le generalità del richiedente, la denominazione della località in cui intende avviare l’esercizio - inclusa la via, il civico e la direzione di marcia – e contenere informazioni circa i turni e gli orari di esercizio.
Il richiedente s’impegna, poi, a dichiarare la sussistenza di tutte le condizioni utili all’avvio dell’attività attraverso la SCIA.
Quest’ultima è una dichiarazione che avviene con atto scritto, introdotta con l’art. 19 della Legge 07/08/1990 n. 241 al fine di semplificare la procedura amministrativa esistente. Allegate alla SCIA devono essere presentate presso il SUAP anche tutte le altre attestazioni tecniche richieste dall’ente territoriale.
La legge richiede, inoltre, il possedimento di alcuni requisiti soggettivi e oggettivi. Se tra i soggettivi rientrano quelli previsti dalla normativa antimafia, tra i requisiti oggettivi ci sono quelli riguardanti i locali preposti allo svolgimento dell’attività, le norme in materia di igiene pubblica e di edilizia, la tutela della salute nei luoghi di lavoro, la sicurezza alimentare, i regolamenti locali e la tutela dell’ambiente.
Le autorizzazioni ambientali
Le norme in materia di tutela ambientale sono state oggetto di alcune modifiche proprio negli ultimi anni. Infatti, risale al 2018 l’entrata in vigore dell’ultima disposizione in riferimento alle norme di sicurezza e di rischio incendio.
Si tratta del D. M. del 27/11/2017 entrato ufficialmente in vigore lo scorso febbraio 2018 che riguarda la normativa delle cisterne di gasolio fuori terra aventi capacità pari o superiori a 9 metri cubi.
Altra autorizzazione ambientale riguarda, invece, gli scarichi idrici.
Denominata AUA (Autorizzazione Unica Ambientale) riguarda le acque reflue industriali e piovane, nonché lo scarico nei corsi d’acqua superficiali e negli strati superficiali del suolo e del sottosuolo.
Gli strumenti del mestiere
Un’attività di erogazione carburante non può sussistere senza cisterne o serbatoi preposti al contenimento della materia prima.
Chi sceglie di risparmiare acquistando cisterne o serbatoi usati deve stare molto attento ed effettuare tutti gli interventi necessari a rendere ottimale lo stato del contenitore acquistato.
Altro strumento utile alla gestione di un impianto di erogazione carburante è il software di controllo cisterne. Si tratta di software studiati e realizzati per consentire il monitoraggio delle attività e il controllo dello stato delle cisterne. Informazioni, queste, che se analizzate correttamente sono in grado di indirizzare le future strategie aziendali.
I software di controllo cisterne consentono di proteggere gli impianti da eventuali furti di gasolio che possono causare il fermo temporaneo delle attività e, nel peggiore dei casi, provocare danni permanenti ai contenitori.
Fuel è un software innovativo e semplice da usare. Installabile su ogni tipo di cisterna, se richiesto, consente anche l’associazione dell’operatore o del mezzo all’impianto di erogazione attraverso il badge RFID.
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